lunedì 29 febbraio 2016

Cosciotto di agnello con lardo di colonnata profumato alla menta e gateaux di patate

L’agnello al forno è un piatto tipico nei pranzi di Pasqua, come da tradizione, oppure nei pranzi della domenica in famiglia, grazie al suo gusto inconfondibile e al suo sapore tradizionale. Per i veri tradizionalisti l’agnello non può proprio mancare nella tavola delle occasioni speciali! 
Ci sono svariate ricette per prepararlo, io oggi vi propongo una ricetta facile e veloce che soddisfa anche i palati di chi non è proprio amante di questa carne, l'agnello con il lardo di colonnata al profumo di menta.






Ingredienti

• 1 kg di cosciotto
• 200 gr di lardo
• Olio extravergine q.b.
• 80 gr. di scalogno
•60 gr. di menta

Per il gateaux
• 200 gr. di patate
• Sale q.b. • Pepe q.b., 1 spicchio d’ aglio
• 2 uova, 1 scalogno e 50 g di lardo
• 100 gr. di panna
• 70 gr. di formaggio grattugiato


Preparazione

Preparare una crema con lardo, scalogno fresco, aglio e menta tritata. Tagliuzzate il cosciotto e conditelo con questa crema. Mettetelo in forno a 170° per 45 minuti, irrorandolo ogni tanto con il suo succo.

Per il gateaux preparate un fondo con olio, lo  scalogno fresco, la  menta, il lardo, l’ aglio e un po’ di succo di cottura dell’arrosto. Incorporatevi le patate bollite, passate al setaccio, e poi mantecate con uova, panna e formaggio semi stagionato. Con il composto riempite degli stampini che farete cuocere in forno a bagnomaria a 120° per 15-18 min. circa, evitando di far prendere bollore. Affettare il cosciotto di agnello, disporlo sul piatto a ventaglio e accompagnare con il gateaux di patate, bagnando il tutto con il fondo di cottura.

Crepes agli asparagi, pomodori e speck

Oggi vi parlo della ricetta delle crepes salate, cioè le sottili frittatine a base di latte, uova e farina. Le crepes sono estremamente versatili perché hanno un gusto piuttosto neutro e si possono abbinare con tantissimi ingredienti: tra i più adatti ci sono i formaggi, i salumi e le salse tipo besciamella, ma vanno bene anche le verdure, il pesce e i frutti di mare. Quasi tutte le ricette di crepes salate si possono preparare in anticipo, lasciando l'ultima fase della cottura al forno o sotto il grill al momento di servire. Pertanto sono un'ottima scelta per pranzi e cene con ospiti.



INGREDIENTI PER LE CREPES

(Per 12 persone)

 ½ lt.  Latte
 250 gr.  Farina
 40 gr.  Burro
 2  Uova
 1  pizzico di Sale


COME PREPARARE LE CREPES


Versa la farina precedentemente setacciata in una terrina, aggiungi il latte e mescola il tutto con una frusta.
Sbatti le uova intere e uniscile al resto degli ingredienti, mescola bene con una spatola e lascia riposare in frigo per mezz’ora.
Aggiungi al composto il burro fuso ma non caldo.
Fai scaldare una padella antiaderente e ben unta con il burro versa con un mestolo una dose minima del composto, facendo roteare la padella in modo tale che si distribuisca uniformemente sul fondo.
La crepe dovrà risultare sottile ma non troppo e cuocersi fino a diventare dorata da entrambe le parti; per fare ciò sarà necessario girarla dopo qualche minuto con una spatola dalla punta arrotondata. Fai dorare le crepes su entrambi i lati.


RAGU’ DI ASPARAGI, POMODORI E SPECK

Asparagi   2  mazzetti
Speck 300 gr.
6 Pomodori maturi di media grandezza
Olio extravergine     2  cucchiai
2 scalogni medi
Brodo vegetale q.b.
Sale e pepe  q.b.

Per la besciamella (a me le crepes piacciono belle “besciamellose”)
Parmigiano (grattugiato)    100  gr.
Latte   2 lt.
Burro  120 gr.
Farina  120 gr.
Sale e pepe  q.b.
Noce moscata

Ecco come fare la besciamella in casa in modo corretto: per prima cosa preparate il roux
Si definisce con il termine di roux il risultato della cottura del burro con la farina (in pari quantità), senza aggiunta di liquidi. Per preparare il roux occorre quindi mettere in un tegame la stessa quantità di farina e burro. La cottura del roux dura pochi minuti. È sufficiente che i due ingredienti si amalgamino bene e che la farina si cuocia, senza bruciarsi. Lasciate sciogliere prima il burro da solo e una volta che inizieranno a formarsi le bolle d’aria sulla sua superficie, aggiungere la farina e mescolare energicamente.
Continuate a mescolare e a cuocere sino a quando, dopo un paio di minuti, il composto cambierà consistenza e diverrà più fluido.

E il latte?
Il latte va scaldato in un tegame a parte, senza esagerare. Cuocere in una casseruola il burro e la farina per 2-3 minuti a fuoco lento mescolando, salare e grattare un po’ di noce moscata.
È a questo punto che bisogna aggiungere il latte caldo al roux, continuando ad agitare velocemente con la frusta. Abbassare la fiamma quando la besciamella comincia a stringere. Cuocere ancora per 1 minuto.

Gli errori da evitare
Molto importante è la temperatura del latte, che non deve essere nè freddo, nè troppo caldo o bollente.
Altro segreto: il latte va aggiunto al roux lentamente, non tutto in una volta. Un errore in tal senso porterà inevitabilmente alla formazione di grumi difficili da sciogliere.
Fondamentale è anche che la farina si cuocia: non c’è niente di più sgradevole del sapore della farina cruda nella besciamella.


Preparazione ragù e finitura

Pulire, mondare e tagliare a julienne gli asparagi e fare a listarelle lo speck. Pelare i pomodori, privarli dei semi e farli a dadini. In una padella imbiondire lo scalogno tritato con l’olio, aggiungere gli asparagi, rosolare per qualche minuto, aggiungere il vino e farlo evaporare. Salare, pepare, versare un mestolo di brodo vegetale e cuocere per circa 20 minuti. Unire i pomodori e far cuocere per altri 10 minuti a fuoco vivo e senza il coperchio. A cottura ultimata aggiungere lo speck precedentemente tagliato. Aggiungere un terzo del composto a un terzo della besciamella e mettere da parte, questo assanble vi servirà per ricoprire le crepes. Unire il resto del ragù alla besciamella restante e il formaggio e riempiteci le crepes. Imburrare una pirofila, stendere un velo di besciamella al ragù, coprite con la besciamella messa da parte e il parmigiano. Passare in forno preriscaldato a 180° e cuocere per 20 minuti.
Prima di servire far riposare qualche minuto e buon appetito!!!!!!
Varianti
Questa in realtà è una ricetta neutra che va bene sia per le preparazioni salate che per quelle dolci mentre in Francia, notoriamente considerata la patria delle crepes, ci sono varianti molto gustose per le crepes salate, come in Bretagna, dove si preparano le gallette salate ovvero delle crepes di grano saraceno, adatte anche ai celiaci perché senza glutine.


martedì 23 febbraio 2016

Crostini con crema di porro e pesce spada fresco

Il pesce spada è un pesce di mare di grossa taglia. È tra i pesci più magri e facili da cucinare ed è un piatto pregiato della cucina calabrese e siciliana. È ricco di proteine e i pochi acidi grassi che contiene sono Omega-3, che hanno un ruolo fondamentale nella protezione e nella riparazione delle membrane cellulari, ritardando l'invecchiamento.
Si presta a essere alimento di diete, anche se per il suo alto contenuto di mercurio è sconsigliato per le donne incinte ed è bene non consumarlo troppo frequentemente.
La carne del pesce spada è rosata e soda (elemento molto importante per riconoscere la freschezza del pesce). La sua stagione migliore è la primavera. Viene venduta sempre a tranci.
Pesce spada fresco o congelato
La tecnica di mettere il trancio di pesce spada nel congelatore ti fornisce alcuni vantaggi; permanenza del pesce per almeno 24 ore alla temperatura di -20° elimina qualsiasi problema igienico, che potrebbe derivare dal suo consumo a crudo. 


Il pesce si può cucinare in vari modi, a crudo, in umido, alla griglia, in forno o fritto 
Oggi io vi propongo una ricetta molto semplice e veloce dove viene esaltato il sapore delle sue carni magre ; i crostini di porro e pesce spada.

Ingredienti per circa 10 persone

1 trancio di pesce spada di medie dimensioni
2 scalogni
1 bicchierino di vino bianco
1 rametto di timo sfogliato, sale, pepe, olio evo

Procedimento

Mettere la fetta di pesce spada su una placca da forno, condirlo con olio, sale, pepe e timo sfogliato.  Mettere in forno a 180° e far cuocere il pesce cinque minuti per lato; a fine cottura il trancio deve risultato rosato al suo interno e non bianco, perché se cotto troppo diventa stopposo. Infatti, ci sono due accortezze molto importanti quando si cucina il pesce spada: la prima è la cottura al millimetro. La temperatura ideale è quella al limite della totale coagulazione proteica pertanto a non più di 62°C al cuore per ottenere una polpa succosa e saporitissima. L'altra è quella di acquistare fette di spessore adeguato, non inferiore ai 3 centimetri. Fette di spessore minime non possono essere cotte utilizzando il termometro e, in ogni caso, tendono ad asciugarsi troppo.
Nel frattempo preparare la crema di porro. Affettare il porro e metterlo in una padella con un chucciaio di olio, sale, pepe, poca acqua e il vino, e farlo stufare per circa mezzora a fuoco molto basso e coperto. Se durante la cottura dovesse asciugarsi troppo, aggiungete dell’ acqua.

Adesso componiamo il crostino : arrostire delle fette di pane, spalmatele con la crema di porri e ricoprite con il pesce spada fatto a dadini non troppo piccoli, irrorate con un filo d’olio evo a crudo e servite caldi.

E buon appetito !!!!!

lunedì 22 febbraio 2016

Sformatini di broccoli con farina di polenta

Piccole curiosità sui cavoli e i broccoli 
Alcune testimonianze riferiscono che sia i cavoli che i broccoli erano ben noti fin dai tempi antichi; il cavolo in particolare, era sacro per i Greci ed i Romani che ne facevano uso per curare diverse malattie e addirittura lo consumavano crudo prima dei banchetti per consentire all’organismo di assorbire meglio l’alcool. Con il passare del tempo, i cavoli e i broccoli si sono diffusi sempre di più e la loro presenza sulle mense è notevolmente aumentata proprio grazie alle loro innumerevoli qualità e per tantissimi anni sono stati considerati un cibo ideale nei periodi difficili. Forse l’unico elemento negativo insito in questi ortaggi è lo sgradevole odore emanato durante la cottura: ciò e dovuto allo zolfo in essi contenuto in discreta quantità. Come evitare l’odore cattivo? Semplicemente spremendo un limone nell’acqua di cottura. Sicuramente la cottura a vapore è quella che meglio di altre è in grado di esaltare il sapore dei broccoli e preservare inalterate tutte le proprietà salutari e nutritive.

Proprietà salutari e nutritive dei broccoli 
I broccoli sono ortaggi ricchi di sali minerali (calcioferrofosforo,potassio), vitamina CB1 e B2; fibra alimentare; tiossazolidoni, sostanze che si sono dimostrate particolarmente efficaci nella cura della tiroide. Inoltre contengono sulforafano, una sostanza che non solo previene la crescita di cellule cancerogene ma impedisce anche il processo di divisione cellulare con conseguente apoptosi (morte cellulare). Il sulforafano, insieme agli isotiocianati, esplica azione protettiva soprattutto contro i tumori intestinali, polmonari e del seno. Hanno anche un potere antianemico, emolliente, diuretico, cicatrizzante, depurativo, vermifugo. Sono indicati nei casi di stitichezza cronica per l’enorme ricchezza di fibre vegetali. Inoltre, gli specialisti consigliano il loro consumo per l’alto potere antiossidante in essi contenuto che aiuta a rafforzare le difese immunitarie e spesso viene suggerito per combattere l’Helicobacter pylori, un batterio molto resistente che colonizza la mucosa gastrica generando fastidiose gastriti ed ulcere. I broccoli, come tutti i vegetali, combattono la ritenzione idrica poiché aiutano l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare prodotti chimici nocivi pericolosi. Infine, riducono il rischio di cataratta e proteggono dall’ictus. Per il loro potere saziante e poco calorico, come già accennato, sono molto indicati nelle diete dimagranti. Sebbene i broccoli vengano considerati ortaggi ipocalorici, sono molto efficaci nelle situazioni di estremo affaticamento e di carenze vitaminiche e utili nelle situazioni di estremo nervosismo ed eccessiva irritabilità.

Viste tutte queste proprietà benefiche perché non utilizzarli? Io vi propongo degli sformatini che sicuramente piaceranno anche ai più piccoli. Provate !!!!





INGREDIENTI PER 8/10 PORZIONI
 400 gr di broccoli lessati divisi in cimette
  100 gr di latte
 15 gr di farina 00
 30 gr di Polenta Valsugana 5 cereali
 30 gr di burro
 2 uova
 50 gr di parmigiano grattugiato
 sale
 pepe
 olio extravergine d’oliva
 100 gr di parmigiano grattugiato
 1 tuorlo
 20 gr di burro
 1/2 di confezione di Polenta Valsugana 5 cereali

PREPARAZIONE
1) Sul piano di lavoro predisponete gli ingredienti della ricetta. 2) Fonduta: ponete il formaggio nel latte per 10 minuti.  3)  Versate in padella le verdure con un filo d'olio e rosolatele dolcemente. Salatele e pepatele, tenetene da parte alcune per la decorazione, quindi frullate le restanti. 5) In una casseruola antiaderente sciogliete il burro, unite la farina e il mix 5 cereali. 6) Mescolate e diluite con il latte. Ponete la casseruola sul fuoco a fiamma moderata e, senza smettere di mescolare, addensate la besciamella per circa 8 minuti. Regolate di sale. 7) Alla besciamella incorporate la purea di broccoli e cavoletti, aggiungete le uova ed il formaggio grattugiato, poi dividete il composto negli stampini di Ø 6 cm, alti 4 cm, imburrati. Passateli in forno a 190° per circa 25-26 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare gli sformatini per 10 minuti prima di sformarli.  8) Al formaggio ammollato nel latte aggiungete il burro e il tuorlo e fate cuocere su fuoco bassissimo. 9) Decorate gli sformatini con un poco di broccoli e cavoletti e la fonduta al parmigiano. Servite subito.


martedì 16 febbraio 2016

Spiedini di San Pietro con zucchini sufati alla vaniglia

Oggi vi propongo un antipasto semplice da farsi ma veramente sfizioso, gli spiedini di San Pietro.
Il pesce San Pietro  è un pesce d'acqua salata diffuso nelle zone vicino ai fondali (fino a 400 metri) in tutte le acque temperate e tropicali, Mediterraneo e Mar Nero compresi. Nell'Atlantico è presente lungo le acque costiere dalla Scandinavia al Sudafrica ma è raro più a nord della Manica. Nel Pacifico orientale si trova dal Giappone all'Australia. Segnalata la presenza anche nell'Oceano Indiano, lungo le coste della penisola indiana e del Madagascar.
Nei mari italiani è abbastanza comune.                                                                 
Il corpo è elissoidale, alto e molto schiacciato sui lati. La bocca è grande e si può protrarre in avanti come un tubo. Gli occhi sono abbastanza grandi.e la testa è dotata di numerose spine ed asperità. Il San Pietro, è uno di quei pesci che si prestano per una serie illimitata di ricette. La sua carne prelibata e quasi priva di spine, lo rende adatto anche per coloro che non hanno il tempo di sfilettarlo. La sua forma estremamente appiattita può trarre in inganno chi volesse cucinarlo, in realtà, al suo interno, contiene tanta carne da poter sfruttare in numerose ricette.

I filetti di pesce San Pietro alla milanese potrebbero essere un’ottima soluzione per quei bambini che non amano il pesce cucinato in modo tradizionale. Apparentemente, a fine cottura, potrebbero essere scambiati per la classica carne impanata e fritta, di cui essi vanno ghiotti. All’ interno dell’impanatura, fatta con uovo e pane grattato, è racchiuso un morbido filetto di pesce bianco e piacevole al gusto. 



Ingredienti

700 g di filetti  di San Pietro
20 petali di pomodoro appassito
20 foglie di basilico
Pastella per friggere
Sale e pepe qb
Olio di arachidi per friggere

4 zucchini di media dimensione
Olio alla vaniglia ( 1 dl di olio con il contenuto di mezza bacca di vaniglia) qb
Finocchietto selvatico per guarnire

Preparazione

Per prima cosa preparate i pomodori appassiti (che possono essere sostituiti con i pomodori confit).
Prendete dei pomodoro San marzano, pelateli e spaccateli in quattro.Condite i pomodori con il timo, il sale e un filo d' olio, quindi fateli appassire in forno a 140 ° per 2/3 ore. Alla fine devono risultare ben asciutti.

Adesso preparate la pastella: mescolate 500 g di farina debole con 2 dl di acqua gassata e un pizzico di sale; lasciate riposare in frigorifero per circa un ora.

Dai filetti di San Pietro ricavate 24 quadrati di circa cm 4 per lato.Componete con questi dei piccoli millefoglie alternando 6 quadratini di pesce con i petali di pomodoro appassito e le foglie di basilico; salateli leggermente, infilzateli con uno stecchino e teneteli da parte.

Pulite gli zucchini, tagliateli a listarelle sottili e cuoceteli in padella con poco olio finché saranno teneri ma non spappolati.
Passate i millefoglie di San Pietro nella pastella, quindi friggeteli in abbondante olio caldo, saltate brevemente gli zucchini nell' olio alla vaniglia e componete il piatto.
Se volete, potete adagiare il tutto sopra una salsa al mandarino, ottenuta facendo ridurre di 3/4 in un pentolino il succo di 10 mandarini.

Esistono vari procedimenti per la preparazione della pastella, in base all' utilizzo che sene deve fare.
Seguendo questo link scoprirete tutti i segreti per ottenere un ottima pastella in tutte le occasioni.

La pastella, tutti i procedimenti per creare la più adatta

La pastella, elemento base di alcune tra le più note preparazioni della cucina italiana, è un composto di farina e altri ingredienti che variano secondo la ricetta. E' un impasto abbastanza fluido, con cui si avvolgono bocconcini di vari alimenti per essere fritti : i bocconcini, infatti, vengono passati nella pastella in modo da coprirli completamente e vengono poi tuffati nell'olio bollente.Il contatto con quest'ultimo trasforma la pastella in un crosticina dorata e croccante che mantiene il bocconcino morbido al suo interno.
Spesso ci imbattiamo in fritture "moscie" e untuose; allora come si fa a mantenere a lungo la croccantezza della crosta?
Un trucco è questo : sbattere un albume a semiliquido, non a neve ferma, e passarvi i cibi da pastellare lasciandoveli per qualche minuto; quindi, sgocciolateli su un setaccio a maglie grosse per circa 5 minuti, passateli nella farina e friggeteli a 170° in olio di oliva fino a doratura.




La pastella per friggere comune

Ingredienti
400 g di farina
2 tuorli d'uovo
3 albumi
sale e pepe qb
1 l di latte

Procedimento
Diluire la farina con il latte avendo cura di eliminare tutti i grumi.
Lasciare riposare il composto per almeno 15 minuti.
Montare a neve gli albumi e incorporarli alla massa fino ad ottenere un composto della consistenza appropriata per avvolgere bene l' alimento da friggere


La pastella per frittelle di frutta

Ingredienti
400 g di farina
50 g di zucchero
30 g di burro
500 ml di latte
sale e scorza di limone qb
3 albumi montati a neve

Procedimento
In una terrina lavorate la farina, lo zucchero, un pizzico di sale, il burro fuso, la scorza di limone ed il latte fino ad ottenere la giusta consistenza. 
Lasciate riposare per circa un ora, la pastella si deve rilassare.
Al momento di utilizzare il composto, incorporate con delicatezza gli albumi montati a neve.
Questa pastella è adatta per tutta la frutta. Prima di immergere la frutta nel composto, vi consiglio di passarla brevemente nello zucchero e aromatizzarla con un liquore adatto.


La patella per fritture croccanti

Questa pastella è adatta per gli ortaggi ricchi di acqua perché ne favorisce la croccantezza. Può essere insaporita con delle erbe aromatiche come il timo per gli zucchini o la santoreggia per i pomodori.

Ingredienti
300 g di farina
sale e pepe qb
4 cucchiai di olio evo
4 dl di vino bianco

Procedimento
Mescolate tutti gli ingredienti, quindi diluitili con acqua fredda fino ad ottenere un composto dalla giusta consistenza per avvolgere gli alimenti.


La pastella per fritture morbide

Questa pastella è adatta per gli ortaggi più coriacei come carciofi o per quelli delicati e meno ricchi di acqua come la salvia e fiori di zucca.

Ingredienti
200 g di farina
1 cucchiaio di olio evo
150 g di latte
pepe qb
acqua fredda qb

Procedimento
Mescolate tutti gli ingredienti, quindi l' acqua fredda per diluire il compostofino ad ottenere la consistenza appropriata per avvolgere gli alimenti.


La pastella per la tempura

Ingredienti
200 ml acqua ghiacciata
100 g farina
1 tuorlo d' uovo

Procedimento
Sbattete il tuorlo aggiungendo l'acqua gassata ghiacciata.
Incorporate la farina setacciata, mescolando brevemente e facendo attenzione che l'impasto non diventi colloso.
Mescolate la pastella in piccole quantità e per poco tempo in modo da lasciare i grumi nella miscela. Questi ultimi, insieme all'acqua fredda, determinano la struttura tipica della tempura: soffice all'interno e croccante all'esterno.
Mantenete fredda la pastella adagiando la ciotola che la contiene in un recipiente più grande riempito di ghiaccio.

lunedì 15 febbraio 2016

Salsa al pomodoro di Luca Montersino

Oggi ho deciso di proporvi una salsa basica ma che per essere veramente buona, necessita di alcuni accorgimenti e chi meglio del grande maestro Montersino può darci le giuste dritte !
Ci sono due tipi di salsa al pomodoro, quella all' italiana e la marinara.
La salsa di pomodoro all'italiana è una salsa classica, che volendo si potrebbe anche mettere in bottiglia o in vaso da poter fare una conserva. E' una "salsa madre", di base per la preparazione di altre salse come l'arrabbiata, cioè partendo da una salsa di pomodoro e aggiungendo altri ingredienti come i capperi e le olive, si possono ottenere altri condimenti.
La salsa di pomodoro veloce o "alla marinara", è fatta con i pomodori pelati in scatola oppure fatti da noi. Di solito viene utilizzata per le cozze, per le vongole o per due spaghetti veloci, è cioè la salsa "da tutti i giorni".




Salsa al pomodoro all' italiana

Ingredienti :
500 g pomodori maturi
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
1 spicchio aglio
Basilico
Sale, pepe, olio, burro
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro                          


Mettere sul fuoco al minimo una casseruola bassa e larga con olio e.v.o. e mentre scalda preparare un trito a coltello di cipolla, carota e gambo di sedano, non troppo piccolo perché tanto dopo la cottura verrà passato al passaverdure quindi metterlo nel tegame a rosolare .
Tagliare a julienne un paio di foglie di basilico, inserirle in casseruola e mescolare poi aggiungere uno spicchio d'aglio intero sbucciato e schiacciato con la lama del coltello e lasciare soffriggere tutte le verdure mescolando di tanto in tanto per non farle scurire troppo da un lato.
Lavare i pomodori (ottimi i S.Marzano ma anche altre qualità purché maturi), tagliarli in quattro parti  poi aggiungerli in casseruola con il soffritto .
Spolverare con il sale, un cucchiaio di zucchero per caramellare i pomodori e togliere l'acidità e mescolare bene poi, aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro perché per quanto i pomodori siano maturi la colorazione finale sarà sempre tendente all'arancione e non al rosso pertanto il concentrato gli conferisce una spinta in più .
Quando tutte le verdure sono ben rosolate pepare, aggiungere acqua fin quasi a coprire tutto e cuocere a fuoco vivo per 1 ora senza coperchio perché questo conferisce acidità alla preparazione, aggiungendo altra acqua se fosse necessario ma comunque ultimando la salsa con un po' di liquidi che serviranno ad agevolare l'operazione successiva; la giusta densità potrà essere data dopo aver passato tutto al passaverdure, semplicemente rimettendola sul fuoco e lasciandola restringere fino al grado desiderato.
Nel frattempo versare un filo d'olio in un piccolo tegamino, aggiungere un cucchiaino circa di burro, uno spicchio d'aglio in camicia schiacciato, qualche foglia di basilico tagliata grossolanamente, un pezzetto di gambo di rosmarino, un rametto di timo, un rametto di maggiorana, pepe nero macinato e mettere sul fuoco a soffriggere qualche minuto, il tempo di tirare fuori gli aromi dalle erbe senza farle bruciare quindi togliere dal fuoco e versarlo bollente sopra la salsa passandolo attraverso un colino per trattenere tutte le parti solide: in questo modo si conferirà un sapore deciso alla salsa che farà sentire la differenza anche al termine della preparazione.
Ultimata la cottura spegnere il fuoco e passare tutto al passaverdure poi, rimettere il passato nel tegame utilizzato in precedenza e metterlo sul fuoco per raggiungere la densità desiderata.


Salsa di pomodoro veloce

Ingredienti:
500 g pomodori pelati
1 spicchio aglio
Olio extravergine
Sale
Pepe

Mettere sul fuoco vivace un tegame basso e largo con olio e.v.o. e lo spicchio d'aglio intero sbucciato e schiacciato , far soffriggere leggermente poi inserire i pomodori pelati che possono essere fatti a pezzi oppure passati a piacere, salare, spolverare con un cucchiaio di zucchero e quando inizia a bollire mescolare .
Anche per questa ricetta non mettere il coperchio in cottura perché la salsa tende ad inacidire (anche se in questo caso si produrranno continui schizzi sulla cucina, che sono indice di giusta dose di zucchero all'interno della preparazione).
Cuocere la salsa per circa 4-5 minuti dopodiché spegnere il fuoco, togliere lo spicchio d'aglio e utilizzare così com'è oppure aggiungendo altri ingredienti: capperi e acciughe, olive, tonno o altri ed è buonissimo anche utilizzato per condire la pizza al posto del pomodoro crudo.

venerdì 12 febbraio 2016

Frittelle di riso tipiche toscane

Oggi voglio parlarvi delle frittelle di riso, dolce tradizionale della regione Toscana diffuso anche nelle regioni di centro, consumato appunto nel giorno della festa del papà o come faccio io, quando ne ho voglia !!!
Con questa ricetta si ottengono delle frittelle bruttine cioè non tutte uguali e belle tonde, come quelle che per la maggiore si trovano nel supermercato, ma vi assicuro che il sapore ci guadagna. Sono così soffici che si sciolgono in bocca. Provate e fatemi sapere





Ingredienti
·         500 gr di riso
·         1,5 ml di latte
·         80 gr di farina
·         50 gr di zucchero
·         6 uova gli albumi montati a parte
·         2 cucchiai di Rum
·         la buccia di 1 limone grattugiata
·         la buccia di 1 arancia grattugiata
·         1 bustina di lievito vanigliato
·         olio per friggere
·         zucchero a velo

Preparazione
Mettete il latte a scaldare sul fuoco. Aggiungete lo zucchero e dopo averlo sciolto bene nel latte, aggiungete anche il riso, le scorze grattugiate e un pizzico di sale.
Fate cuocere il riso a fuoco dolce. Quando sarà cotto, spegnete il fuoco e lasciatelo raffreddare (ci vorranno alcune ore).
Mescolate la farina con i tuorli e il rum e aggiungete il composto al riso con un pizzico di sale che esalta il sapore delle frittelle stesse. Montate a neve ferma gli albumi e incorporateli delicatamente al composto.
L’impasto dovrà risultare cremoso e piuttosto morbido. Se troppo liquido aggiungete un po’ di fecola o di maizena.
Versate l’amalgama a cucchiaiate nell’olio bollente e fatele dorare, senza scurirle. Scolate le frittelle e asciugatele su fogli di carta assorbente.
Servite le frittelle calde e spolveratele con zucchero semolato. Sono ottime anche fredde o farcite con crema pasticcera.
Vino consigliato, un ottimo Vin Santo
Durante la cottura le frittelle devono galleggiare nell’olio. Se invece vanno a fondo significa che l’olio non ha ancora raggiunto la giusta temperatura.



giovedì 11 febbraio 2016

Polpette piselli e menta vegane

Ieri sera, avevo come ospiti un gruppo di vegani e ho deciso di cimentarmi nella preparazione di un pasto vegano completo.
Uno degli antipasti erano le polpette di piselli e devo dire, che questa ricetta è davvero uno spasso: veloce da preparare, ma anche molto ricercata. Il gusto dolce dei piselli incontra quello aromatico e armonioso della menta. Il miglio, cereale ricco di vitamine del gruppo B e privo di glutine, dà un tocco consistente e buonissimo alla ricetta: ecco come preparare le polpette!








Ingredienti per 6 persone:

400 g di piselli già lessati
100 g di miglio
1 scalogno
6 foglie di menta fresca
pangrattato q.b.
50 g di tofu morbido (opzionale) sale e pepe q.b.

Per prima cosa frullate i piselli in un robot di cucina insieme allo scalogno e alla menta. A parte, in una pentola, cuocete il miglio in acqua bollente e salata. Mescolate amalgamando la crema di piselli con il tofu morbido e il miglio che avete appena cotto, aggiungendo tanto pangrattato quanto basta a ottenere un composto lavorabile con le mani. Regolate di sale e pepe e, aiutandovi con un cucchiaio, formate delle polpette. Ripassate al termine dell’operazione ogni polpetta nel pangrattato oppure in un po’ di farina di semola di grano duro rimacinata e semi di sesamo (facoltativo). Questo fornirà alle polpettine un bel colore e quella croccantezza che non guasta. Infornate le polpette di piselli e menta su di una teglia coperta con carta forno  a 180 gradi (forno statico) per qualche minuto sino a quando saranno dorate in superficie.

lunedì 8 febbraio 2016

Focaccia morbida o alla toscana, schiacciata con le patate

Finalmente dopo innumerevoli ricerche e prove ho trovato una ricetta di una focaccia o schiacciata come si dice in toscana, che è la fine del mondo, super croccantissima fuori e morbida dentro. e allora impasto!!
Si può usare il lievito di birra o il lievito secco, io stavolta ho usato quello di birra ed i risultati ci sono tutti!!! Che successone ha avuto!! Ve la presento:




Gli ingredienti per due focacce:
200 g di patate buone , 600 g acqua, 600 g farina 00, 7 g sale, 4 g zucchero, 25 g lievito di birra (o 8 g di lievito disidratato),  ramerino (facoltativo).

Ho bollito le patate per circa 15 minuti, cercando di non sprecare acqua durante la cottura per non alterare le proporzioni della ricetta, quindi ho usato un coperchio. Ho frullato fino a formare un purè molto liquido, se non lo fosse si può aggiungere un po’ d’acqua. Ho lasciato raffreddare fino ad una temperatura di 30° (ci vuole circa un’ora). Poi nel purè ho sciolto il lievito con lo zucchero, metà della farina e ho mescolato fino al totale assorbimento della farina. A questo punto ho aggiunto il sale l’ho incorporato bene e poi ho aggiunto la farina rimanente, ho mescolato bene per il nuovo assorbimento. Ci vogliono buone braccia , ma è necessario. L’impasto rimarrà comunque molto molle. A questo punto ho preso un contenitore più grande, l’ho spennellato di olio per benino, e ci ho versato il mio impasto.
Ho coperto bene e ho messo a lievitare nel forno chiuso con la luce accesa (25° ca.) per due ore e mezzo.


Visto che bello??? Nulla mi ha mai lievitato così tanto! che soddisfazione!
Adesso è il momento di infornare. Ho preso due teglie rettangolari, le ho imburrate (ma anche oliate va bene) e ho versato l’impasto. Aiutandomi con le dita unte di olio l’ho pian pianino distribuito in modo uniforme su tutta la superficie della teglia. L’ho cosparso ancora di olio e con la punta delle dita (e questo è tanto divertente) ho impresso i famosi buchi della focaccia. Poi ancora a lievitare per un’ora circa. Ecco il risultato:
 Visto che belle bollicine di lievitazione???


Ho aggiunto alcuni aghi di ramerino sulla superfice e ho infornato in forno già caldo a 200° e ho cotto per circa 25-30 minuti!!
E poi festa : una focaccia l’ho riempita con maionese, prosciutto cotto pomodori e insalata e una unta con i pomodori e tanta mortadella, che bontà !!!!! i miei ospiti si sono letteralmente leccati i baffi . Provatela