lunedì 25 gennaio 2016

POLENTA CON SALCICCIA E PORRI

In queste giornate fredde un bel piatto di polenta calda con salciccia e porri magari gustata davanti al camino scoppiettante direi che non è niente male.




NGREDIENTI per 2 persone

Per preparare il sugo

  • 150 g di salsiccia
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 porro
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • Pepe nero macinato al momento
  • 50 ml di vino bianco secco
  • 250 ml di passata di pomodoro

Per preparare la polenta

  • 500 ml di acqua
  • 125 g di farina di mais per polenta a cottura rapida
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 25 g di Parmigiano Reggiano grattugiato, più alcune scaglie per decorare
  • 1 cucchiaino di sale grosso

PREPARAZIONE

  • Sbriciolare la salsiccia rimuovendo il budello in cui è insaccata.
  • Lavare il rosmarino, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere.
  • Pulire il porro e tritarlo finemente.
  • Mettere in una padella l'olio, lo scalogno tritato e portarla sul fuoco.
  • Far dorare il porro dolcemente, quindi alzare la fiamma e unire la salsiccia, un cucchiaino di rosmarino tritato, una macinata di pepe e farla rosolare bene in modo che perda tutto il grasso in eccesso a fiamma media.
  • Unire il vino e fare evaporare a padella scoperta.
  • Unire la passata di pomodoro, lasciar riprendere calore e cuocere per 20 minuti a fiamma viva scoperto.
  • Quando il sughetto sarà pronto e ben ristretto, preparare la polenta.
  • Mettere a bollire una capace pentola con l'acqua, verificandone l'esatta proporzione sulla confezione del tipo di farina utilizzata. Unire il sale grosso, l'olio extravergine di oliva e versare a pioggia la farina mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi.
  • Cuocere mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, a fiamma media per il tempo indicato per il tipo di farina scelto. Verso fine cottura unire il Parmigiano grattugiato.
  • Quando la polenta è pronta suddividerla fra due piatti, appiattirla con un cucchiaio e porre al centro di ognuno una porzione di sugo. Cospargere con le scaglie di Parmigiano Reggiano e servire immediatamente.

1 Tritate le verdure, rosolatele nell'olio con la salvia, poi unite la salsiccia privata della pelle e sgranata. 2 Versate il vino, lasciate sfumare e aggiungete il pomodoro lasciando cuocere per 20 minuti. Regolate di sale e pepe. 3 Preparate la polenta seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. 4 Rovesciate la polenta sul tagliere, apritela al centro e disponete il ragù di salsiccia. Guarnite con foglioline di salvia e servite.

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domenica 24 gennaio 2016

PROPIETA' E BENEFICI DEL CURRY

Oggi vi voglio parlare del curry, delle sue proprietà e del suo uso in cucina

Il curry, a differenza di quello che comunemente si pensa, non è una spezia ma una miscela di più spezie essiccate, frantumate e mescolate insieme in possesso di molte proprietà terapeutiche. Il nome curry è di origine europea, e sta ad indicare una miscela di spezie che comunemente è composta da curcuma, cumino, coriandolo, cardamomo, cannella, pepe nero, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero, peperoncino e fieno greco.
In India, paese originario di questa miscela di spezie, il curry è chiamato “masala” ed è molto diffuso in tutti i paesi asiatici. Esistono molte varietà di curry (o masala) e gli ingredienti variano a seconda delle zone in cui si prepara e delle tradizioni del luogo. 
A seconda degli ingredienti con cui si prepara assume diverse colorazioni che possono variare dal giallo fino al rosso con diversi gradi di piccantezza che vengono identificati con i termini mild e sweet: mild sta per mediamente piccante e sweet per molto piccante.

Composizione Chimica


Curry: proprietà e benefici

È composto dal 9,5 % di acqua, dal 58 % di carboidrati, dal 12,6 % di proteine, dal 5,6 % di ceneri, dal 2,7 % di zuccheri, dallo 0,1 % di grassi e fibre.
I minerali sono: potassio, fosforo, sodio, calcio, ferro, magnesio, rame, zinco, manganese e selenio.
Le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C, vitamina E, vitamine K e J.
Sono inoltre presenti i seguenti zuccheri: destrosio, fruttosio, saccarosio e galattosio.

Proprietà Curative e Benefici del Curry

Essendo composto da molte spezie con proprietà benefiche per il nostro organismo, ha a sua volta effetti benefici sulla nostra salute.
  • Antinfiammatoria: Il colore giallo della spezia è dato dalla curcuma che, grazie alla presenza di curcumina, conferisce al curry molte proprietà benefiche come quella antinfiammatorie ed antiossidante. Altre caratteristiche della curcumina sono quelle di rallentare la degenerazione delle cellule nervose tipica dell’Alzheimer e l’attenuazione dei sintomi legati all’artrite reumatoide.
  • Digestivo: l’assunzione di curry apporta benefici al processo digestivo ed è utile in caso di problemi legati all’aerofagia. Queste due proprietà sono da ricondursi alla presenza nel di zenzero e cumino. I chiodi di garofano invece gli conferiscono proprietà antibatteriche.
  • Brucia i grassi: un’altra virtù della spezia è quella che regola il metabolismo ed aiuta l’organismo a bruciare i grassi. Per questo motivo il curry viene spesso incluso nelle diete dimagranti.

Controindicazioni del Curry

La sua assunzione è sconsigliata in caso di calcoli alla cistifellea, questo perché la curcumina  stimola la produzione di acidi biliari e può provocare la contrazione della cistifellea, aumentando così l’intensità dei sintomi legati a questa patologia.
Il pepe presente nel curry invece potrebbe creare problemi in quei soggetti che soffrono di gastrite ed ulcera, aumentando gli stati infiammatori.
La spezia è anche un anti coagulante per cui non bisogna assumerla se si stanno già assumendo farmaci fluidificanti per il sangue.

Curry e Calorie

Ogni 100 gr. di curry si ha un apporto calorico pari a 320 calorie.

Curiosità


Curry: proprietà e benefici

Vista l’esistenza delle numerose varianti è possibile prepararsi direttamente a casa propria questa preziosa miscela di spezie. Partendo dalla composizione base del curry è possibile provare a fare dei leggeri cambiamenti togliendo ed aggiungendo altre spezie a piacimento fino ad ottenere una miscela che soddisfi i propri gusti personali in termine di gusto e grado di piccantezza.
Salvo rare eccezioni di allergia a determinate spezie, il curry è ben tollerato in gravidanza a patto naturalmente di non esagerare con le dosi.
Recenti studi condotti negli Stati Uniti avvalorano la tesi che vede il curry come un valido aiuto contro colesterolo e diabete.
In caso di emergenza ed in mancanza di altri rimedi, grazie alle sue proprietà antibatteriche, può essere utilizzato per medicare piccole ferite ed abrasioni della pelle.
È una spezia molto versatile e si adatta bene a molti tipi di piatti, sia di carne che di pesce e di verdure.
Altri studi sempre condotti negli Usa hanno dimostrato come il curry si riveli utile nella prevenzione di alcuni tumori, in particolar modo di quello alla prostata.

La preparazione più famosa è il pollo al curry che personalmente, adoro. Piace persino al mio compagno che odia il pollo!!!!!
 

sabato 23 gennaio 2016

GALLINA AL POMODORO CON RISO

 Nei cortili delle case di campagna toscane è facile trovare delle belle galline nostrali che girottolano qua e là, perchè non approfittarne? Oggi vi propongo un primo piatto semplice ed economico.




 Ingredienti

Per 4 persone:
  • 1 gallina nostrana,
  • 1 cipolla,
  • 1 costa di sedano,
  • 1 carota,
  • 2 spicchi d’aglio,
  • 100 gr di polpa di pomodoro,
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro,
  • 2 l di brodo di gallina,
  • 450 gr di riso Carnaroli,
  • 8 cucchiai di olio d’oliva extravergine,
  • prezzemolo, sale, pepe e curcuma
  • 2 peperoni (facoltativo)
Difficoltà: facile. Preparazione: 135 minuti.

Preparazione

Spezzettate la gallina in più parti eliminando la pelle in eccedenza. Tritate gli odori e stufateli dolcemente in una casseruola con l’olio d’oliva extravergine. Aggiungete la gallina a pezzi, alzate la fiamma facendola colorire e cuocete per 10 minuti. Aggiungete il pomodoro comcentrato sciolto in poco brodo, salate, pepate e se vi piacciono, unite i peperoni tagliati a listarelle.Continuate la cottura con coperchio per 30 minuti. Adesso unite la curcuma
Quando la gallina sarà ben cotta, scolatela dal sugo insieme ai peperoni e tenetela al caldo coperta con poca salsa e carta stagnola. Versate il riso in casseruola con la salsa e portatelo a cottura aggiungendo il brodo. Appena sarà cotto formate un anello di riso in un piatto da portata e disponetevi al centro la gallina. Servite caldo.


CURIOSITA' : CURCUMA PROPRIETA' E BENEFICI


In India la curcuma è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e anche colorante.  
La pianta, il cui nome scientifico è Curcuma longa, appartiene alla famiglia delle Zingiberacee. Si tratta di piante erbacee perenni, dotate di rizoma e coltivate prevalentemente nelle regioni tropicali.
La pianta della curcuma è caratterizzata da foglie lunghe a forma ovale, mentre i fiori sono raccolti in spighe. Il suo nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa zafferano, infatti la Curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie.
I suoi rizomi, che sono la parte della pianta che contiene i principi attivi, o droga, vengono fatti bollire per parecchie ore e fatti seccare in grandi forni, dopodiché vengono schiacciati  fino ad ottenere una polvere  giallo-arancione che viene comunemente utilizzata come spezia nella cucina del Sud Asia.

Composizione Chimica 

Contiene l’11,2 % di acqua, il 9,9 % di grassi, il 7,8 % di proteine, il 21 % di fibre, il 3,2 % di zuccheri ed il 6 % di ceneri.
Questi i minerali presenti: calcio, sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, selenio, manganese e rame.
Contiene le vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C, vitamina E, K e J.
Gli zuccheri si dividono in saccarosio, destrosio e fruttosio.
La curcuma contiene inoltre centinaia di componenti; tuttavia l’attenzione degli studiosi si è concentrata su uno in particolare: la curcumina.

Proprietà e Benefici della Curcuma


Curcuma: proprietà e benefici

  • Disintossicante: la curcuma viene impiegata nella medicina tradizionale indiana e in quella cinese come disintossicante dell’organismo, in particolare del fegato. Queste proprietà salutari attribuite dalla tradizione popolare sono le stesse che oggi vengono confermate dalla medicina ufficiale, anche alla luce dei numerosissimi studi e scoperte che la scienza attuale ha ufficialmente confermato.
  • Antitumorale: in base a recenti studi è risultato che la curcumina potrebbe essere utile a contrastare l’insorgere di almeno otto tumori: colon, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni, mammelle e leucemia. Il particolare che ha “catturato” l’attenzione degli studiosi è il fatto che nei paesi asiatici e in particolare in India, dove il consumo di curcuma è altissimo, l’incidenza dei tumori è molto bassa. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Research, la spezia avrebbe un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del tumore alla prostata. Si è inoltre constatato che l’effetto della curcumina è ancora più evidente quando associato ad un isotiocianato presente in verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa.
  • Leucemia infantile: vi sono motivi per ipotizzare che il consumo di curcuma possa influire positivamente sulla prevenzione della leucemia nei bambini. È quanto è emerso da alcuni studi condotti alla Loyola University Medical Centre di Chicago
  • Antiossidanti: molto interessanti le proprietà antiossidanti della curcumina che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre naturalmente a rallentare l’invecchiamento del nostro patrimonio cellulare. Questo è molto importante in molte malattie come ad esempio l’artrite reumatoide dove i radicali liberi sono responsabili dell’infiammazione e del dolore alle articolazioni. Questa combinazione di antiossidanti ed antinfiammatori spiegherebbe perché molte persone con infiammazioni articolari provano sollievo quando consumano la curcuma.
  • Cicatrizzante: la curcumina ha anche proprietà cicatrizzanti. In India viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti. 
  • Antinfiammatorio: la curcuma, la curcumina per essere più precisi, ha anche proprietà antinfiammatorie molto marcate, tanto che il suo effetto è paragonabile a quello di alcuni farmaci antinfiammatori senza però avere effetti collaterali. Tali proprietà apportano benefici in caso di artrite. Questa patologia infatti è provocate da una sorta di infiammazione delle articolazioni. A differenza dei farmaci antinfiammatori che sono associati ad effetti tossici (ulcere e riduzione dei globuli bianchi), la curcuma è un antinfiammatorio naturale che non presenta effetti collaterali.
  • Fa bene alla mente: La curcuma ha anche proprietà che apportano benefici alla funzione cerebrale e di conseguenza la sua assunzione può essere utile per prevenire alcune patologie come la depressione ed il morbo di Alzheimer. Si ritiene che la spezia sia anche in grado di aumentare memoria ed intelligenza ma non vi è ancora nulla di certo, gli studi riguardo a questa proprietà sono ancora in corso.
  • Malattie cardiovascolari: come sappiamo le malattie cardiache sono la principale causa di morte nel mondo. A quanto pare la curcuma è in grado di rafforzare il tessuto endoteliale, ovvero il rivestimento dei vasi sanguigni. La disfunzione endoteliale è una delle principali cause delle malattie cardiache e ha come conseguenza l’incapacità dell’endotelio di regolare la pressione sanguigna e la coagulazione del sangue. Gli studi hanno dimostrato che la curcuma apporta miglioramenti alla funzione endoteliale con i conseguenti benefici per la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.
  • Abbassa il colesterolo: secondo una ricerca indiana pubblicata sul Journal of Physiology and Pharmacology, la curcuma, nello specifico la curcumina, sarebbe in grado di prevenire l’ossidazione del colesterolo. Una volta ossidato il colesterolo si deposita nei vasi sanguigni con gravi rischi per la salute che possono manifestarsi con attacchi di cuore o ictus. Oltre a questa proprietà la curcuma è in grado di ridurre di circa l’11 % i livelli di colesterolo cattivo LDL e di aumentare del 29 % quelli del colesterolo buono HDL.

Usi della Curcuma

La pianta da cui si ricava la spezia della curcuma è quella della Curcuma longa, una pianta che vive tra i 20 ed i 30 gradi. Il primo produttore al mondo è l’India con la sua città Sangli, a sud dell’India,  che rappresenta il centro principale di produzione.
La polvere di curcuma è l’ingrediente che dà il colore caratteristico al curry; il sapore è molto volatile mentre, al contrario, il colore si mantiene inalterato nel tempo.
Per questo motivo è una sostanza che viene largamente impiegata nel ramo alimentare come colorante, il suo codice è E 100; alimenti come il formaggio, yogurt, mostarda, brodi vari in scatola e altri ancora vengono spesso colorati con derivati di questa radice.

Come Utilizzare la Curcuma

Per un uso salutistico è sufficiente riuscire ad integrarla nella nostra dieta quotidiana. Un paio di cucchiaini da caffè al giorno sono la dose ideale; si può aggiungere a fine cottura di molti alimenti ma si può anche aggiungere a vari tipi di yogurt o farne una salsa.
È importante ricordare che la curcuma va assunta insieme al pepe nero o al tè verde per facilitarne l’assorbimento. Non solo. Anche l’abbinamento a qualche grasso, tipo olio d’oliva, burro, o quant’altro, facilita l’assorbimento della curcuma.

Curcuma: proprietà e benefici

Precisazioni

Da non confondere con il curry, la curcuma è una polvere giallo scuro che deriva da una pianta appartenente alla famiglia dello zenzero. Il suo assorbimento da parte del nostro organismo è piuttosto basso e questa particolarità ne rende l’impiego molto sicuro, in quanto diventa molto difficile assumerne quantità notevoli poiché sarebbero dannose all’organismo.

Conservazione

Viene normalmente venduta in polvere. In questo caso va conservata dentro a un vaso di vetro sigillato ed in un  luogo fresco e asciutto per mantenerne più a lungo l’aroma.
È meglio che il vaso non sia trasparente così da non far filtrare la luce che danneggerebbe le proprietà della “preziosa” polvere.


venerdì 22 gennaio 2016

Bignè con crema di fagioli toscanelli

Ingredienti

 Per i bignè :
  acqua, 200 ml
  burro, 100 gr
  farina, 130 gr
  uova, 4
  sale
  Per la crema di fagioli :
  fagioli toscanelli, 300 gr.
  carota
  sedano
  cipolla
  aglio
  rosmarino 
 
  pancetta a fette
  zucchina per decorare


PREPARAZIONE

1 Fare una dadolata di carote, sedano, cipolle, rosmarino e aglio e soffriggere. Aggiungere i fagioli e sommergerli d'acqua. Cuocere aggiungendo acqua quando serve e salare.
2 Per la pasta choux: portare ad ebollizione l'acqua con un pizzico di sale e il burro. Fuori dal fuoco mettere dentro la farina in un solo colpo e girare energicamente. Rimettere sul fuoco e cuocere l'impasto. Fare raffreddare e aggiungere un uovo alla volta, mettere l'impasto nel sac à poche e formare dei bignè sulla carta da forno. Infornare a 200 gradi finché i bignè non saranno gonfi e leggeri e infine farli raffreddare.
3 Passare i fagioli in un mixer a formare una crema.
4 Saltare le carote e le zucchine tagliate con il pelapatate.
5 Aprire i bignè, riempirli di crema di fagioli e aggiungere una dadolata di pancetta e richiudere.
6 Impiattare usando per decorazione la pancetta, le zucchine e le carote

martedì 19 gennaio 2016

TRIPPA ALLA VIAREGGINA con acciughe

La trippa è una delle delizie della cucina toscana. Si tratta dello stomaco del vitello, più precisamente del rumine che insieme ad omaso ed abomaso (rispettivamente chiamati a Firenze centopelli e lampredotto) sono utilizzati in moltissime ricette e rappresentano da sempre il "fast food" alla fiorentina a cui è impossibile resistere: i tanti trippai in centro a Firenze propongono ogni giorno gustosissimi panini ripieni di trippa o lampredotto, una vera prelibatezza che perdipiù è anche molto leggera, visto che la trippa è una carne magrissima.
Oggi io ho deciso di proporvela in una veste un pò diversa; si tratta della trippa all viareggina, un gustoso piatto accompagnato appunto da una salsina fatta con le acciughe, ottima anche nel periodo estivo o come antipasto.




Ingredienti per sei persone
1 kg di trippa già nettata
1 spichhio di aglio già schiacciato
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla
300 g di fette di pane raffermo
pepe nero al mulinello e sale
Per la salsa
8 filetti di acciughe
2 pugni di capperi sott' aceto
2 dl di olio evo
lacrime d' aceto di vino rosso

Nel mortaio pestate i filetti di acciuga insieme all' aglio e ai capperi, poi inglobate l'olio e l' aceto.
Intanto lessate la trippa in abbondante acqua salata, profumata con gli odori; sgoccilatela e lasciatela raffreddare. Tagliatela a listarelle e passatela per pochi minuti in padella con un filo d' olio e uno spicchio d' aglio così che perda quel sentore di trippa lessa.
Ora dopo aver inumidito le fette del pane nel vino bianco, distibuitene uno strato in una ciotola, regolate di sale e pepe, sovrapponete la trippa condita con la salsa poi altro pane, altro sale e pepe, altra trippa fino a terminare gli ingredienti. Da servire fresca, ma non di frigorifero.

Una variante può essere quella di mettere la trippa in piccoli barattoli da sottovuoto e servirla ai nostri commensali come antipasto accompagnata sempre, da fette di pane inumidite con il vino e poi arrostite.
Questa soluzione io l' ho adottata nel mio ristorante e vedere le faccie stupite dei miei ospiti, quando gli viene servito il barattolino chiuso, è veramente gratificante.
Ciao e buon appetito

lunedì 18 gennaio 2016

SFORMATINI DI POLENTA CON RICOTTA, PECORINO E POMODORINI





 


Origini e storia della polenta


Grazie Cristoforo Colombo!

La Polenta esprime una storia e una tradizione che arrivano da lontano.
Le radici delle polenta affondano in America. Bisogna dire "Grazie" a Cristoforo Colombo. Nel 1492 scoprì il Nuovo Continente: lì, ad attenderlo, c'era il mais, un alimento sconosciuto in Europa, ma coltivato da Maya e Aztechi da oltre 3000 anni.
Dal XVI secolo il mais cominciò a diffondersi anche in Europa: il geografo Giambattista Ramusio, della Repubblica di Venezia ne documenta la coltivazione nel nordest in quel periodo.
La particolare resistenza della pianta di mais, coltivabile anche ad alta quota, ne ha favorito la diffusione nelle regioni montane, oltre che nelle pianure del nord Italia e nelle zone interne del centrosud.
Nel corso dei secoli non c'era tavola di contadini che non ospitasse un piatto di polenta. Il segreto? Un alimento facile da preparare: solo acqua e farina per ottenere un immediato senso di sazietà.

Come e quando vuoi! A pranzo, a cena, per uno spuntino o un happy hour: ogni occasione è buona per gustare un buon piatto di polenta
 Adatta a tutti, dai più piccoli ai più anziani nei giorni caldi e in quelli freddi.

Ingredienti per 7 persone


190 g di Polenta Rapida con farina integrale
250 g di ricotta
2 uova
130 g di pecorino grattugiato
70 g di pecorino a cubetti
7 pomodorini
sale, pepe
decorazione: pomodorini a spicchi
scaglie di pecorino
basilico

Preparazione

1 Preparate la polenta: ponete sul fuoco una casseruola con 650 ml di acqua, salate a piacere e portatela a bollore. Quando l'acqua bolle, versate a pioggia la farina di mais mescolando bene. Continuate a mescolare con un cucchiaio di legno per qualche minuto, sempre nello stesso senso, mantenendo l'ebollizione. Dopo 8 minuti la polenta è pronta.
2 Alla polenta amalgamate la ricotta.
3 Unite le uova.
4 Insaporite con il formaggio grattugiato e il pepe.
5 Dividete la massa negli stampini da muffin di Ø 7 cm ben imburrati, aprite un foro al centro e inserite un pomodorino e un cubetto di formaggio.
6 Richiudete delicatamente con altra polenta. 

Questo sformatino può essere un primo alternativo o, se fatto in pirttini più piccoli, un gostoso antipasto.
Io l'ho fatto ieri per i miei ospiti ed è andato a ruba!!!!!!



7 Infornate gli sformatini a 180° per 30/32 minuti. 8 Sformate e decorate gli sformatini con spicchietti di pomodorini, basilico e scaglie di formaggio.


1/2 confezione di Polenta Valsugana Rapida con farina integrale
250 g di ricotta
2 uova
130 g di pecorino grattugiato
70 g di pecorino a cubetti
7 pomodorini
sale, pepe
decorazione: pomodorini a spicchi
scaglie di pecorino
basilico
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Sformatini di polenta con ricotta farciti con pecorino e
pomodorini
Ricetta di: POLENTA VALSUGANA
Difficoltà:
Media
Preparazione:
Da 15 a 30 minuti
INGREDIENTI per 4 persone
1/2 confezione di Polenta Valsugana Rapida
con farina integrale
130 g di pecorino grattuggiato
2 uova
250 g di ricotta
basilico
pepe
pomodorini a spicchi
sale
7 pomodorini
70 g di pecorino a cubetti
scaglie di
5 Dividete la massa negli stampini da muffin di Ø 7 cm ben imburrati, aprite un foro al centro e inserite un pomodorino e un cubetto di formaggio.
6 Richiudete delicatamente con altra polenta.





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7 Infornate gli sformatini a 180° per 30/32 minuti. 8 Sformate e decorate gli sformatini con spicchietti di pomodorini, basilico e scaglie di formaggio.
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