mercoledì 28 ottobre 2015

 

RICETTE DELLA MEMORIA



Oggi vi propongo due ricette molto semplici da preparare ma veramente gustose, lo stoccafisso alla toscana o meglio “ lo stocco di mio nonno Lido” e la pasta fritta cucinata in vari modi di “nonna Franca”.

Se penso allo stoccafisso o sento il suo profumo , mi viene in mente quando ero piccola e passavo tutte le vacanze estive in campeggio con mio nonno e mio cugino, le grandi tavolate, le risate e quella atmosfera amichevole e conviviale che oggi è difficile trovare anche tra persone che si conoscono da una vita. Lui Lido, era il re dello stoccafisso, iniziava a prepararlo il giorno prima, andava al mercato sceglieva il pesce e con grande cura e passione lo cucinava curandolo come se fosse una sua creatura.  Il risultato era veramente eccezionale, una pietanza saporita dove il sapore del pesce si mescolava in modo assolutamente armonioso con le patate che diventano parte integrante del piatto. Per me una favola.

Non mi resta che invitarvi a provare “ lo stocco di nonno Lido “ e fatemi sapere.



 LO STOCCAFISSO

 



Ingredienti per 6 persone :  

1200 gr di stoccafisso ammollato, 500 gr di cipolle bionde, 700 gr di pomodori, un pugno di prezzemolo tritato, qualche foglia di basilico sminuzzato, 500 gr di patate, peperoncino, vino bianco, olio extravergine di oliva


 Procedimento

Affettare le cipolle molto sottili, farle dorare con il prezzemolo in un tegame con abbondante olio e peperoncino, lentamente senza farle bruciare. Aggiungere i pezzetti di stoccafisso, precedentemente ben sciacquato, spinato, strizzato e  fateli insaporire, aggiungete il vino e fatelo evaporare.
Poi aggiungete i pomodori, sbucciati e spezzettati, regolate di sale, incoperchiate e portate a cottura

Cuocere a fuoco dolce, lo stoccafisso deve sobbollire, un paio di ore, aggiungendo se necessario acqua. Ora calate i pezzetti di patate mescolate più volte e terminate la cottura dopo circa venti minuti di fuoco leggero (la cottura delle patate dipende dal tipo e dalle dimensioni dei pezzetti, meglio assaggiarle). Servite caldissimo
La cottura è lunga, è vero, non è un piatto dell'ultimo minuto, ma alla fine è talmente buono.....






LA PASTA FRITTA






La pasta fritta è un antipasto o una merenda che soddisfa grandi e piccini. Per me mangiare la pasta fritta significa ritornare alla mia infanzia, quando a merenda, la nonna di un mio amichetto la preparava per tutti noi. Fino a cinque anni ho abitato in un piccolo borgo e il giorno ero solita giocare con altri sei bambini, i nostri genitori lavoravano e chi si prendeva cura di noi erano i nonni ma nonna Franca era la più amata. Tutti i giorni puntuale, verso le quattro del pomeriggio, arrivava con dei vassoi pieni di questa pasta bontà e noi come impazziti, iniziavamo a correre verso di lei; quello era il momento più bello della giornata .

Spesso nel mio ristorante, ripropongo la pasta fritta come aperitivo o antipasto accompagnandola agli affettati e anche oggi riscuote sempre un grande successo anche se……. Non so che segreto avesse, ma la pasta fritta di nonna Franca era una cosa insuperabile.

Io comunque vi lascio la mia ricetta provare per credere !!!

 Ingredienti

Kg 1 di farina di media forza ( 260 w)
600 g di acqua 
50 g di latte
1 cucchiaio di olio, sale
3 bustine di lievito istantaneo per dolci e salati o10 g di lievito di birra 

Procedimento 

Prendere una piccola parte dell'acqua e scioglierci il lievito.
Impastate la farina con l' acqua e il latte (che vanno messi un pò alla volta), aggiungere il lievito e lavorate adagio fino ad ottenere una massa docile. A questo punto aggiungete l' olio e lavorate nuovamente fino al suo assorbimento.

Infine aggiungete il sale e lavorate ancora per qualche minuto.
Se utilizzate il lievito istantaneo potete friggere la pasta in olio di semi o strutto dopo circa un ora se invece usate i lievito di birra, lasciate lievitare circa tre ore, con l' impasto ricoperto da un panno.
Riprendete la pasta lavoratela ancora qualche minuto e poi stendetela dello spessore di circa mezzo centimetro e riempitela a vostro piacimento o semplicemente fate delle piccole palline e friggetele.
Il ripieno che io prediligo è fontina e prosciutto cotto o mozzarella, pomodoro e acciughe.
Se poi lo gradite all' impasto che non farcite, potete aggiungere un triro di rosmarino, da leccarsi i baffi !!!!

Alcune regole per ottenere un buon impasto 

 L' acqua a differenza delle credenze comuni, deve essere fredda perchè l' impasto alle fine della lavorazione non deve superare i 26/27 ° altrimenti, si rovina la formazione della maglia glutinica. Se io vado a mettere acqua tiepida, più l' azione manuale per impastare, più la temperatura esterna magari calda, alla fine l' impasto può arrivare a 35° e la maglia glutinica è completamente rovinata.
La parte grassa (in questo caso l'olio) va sempre aggiunto alla fine prima del sale, altrimenti avremo difficoltà nella formazione della maglia glutinica.

Il sale è l' ultimo ingrediente che si aggiunge all' impasto perchè inrigidisce il glutine cioè il glutine diventa più duro e quindi si spezza più facilmente. Immaginate il glutine come un elastico, il sale in qualche modo rende rigido questo elastico cioè la maglia glutinica che invece deve essere morbida ed estendibile.
Come faccio a vedere se l' impasto è pronto o devo lavorarlo ancora?
basta prendere un pezzetto di pasta e tirarla, se si rompe vuol dire che la maglia glutinica non si è ancora formata e quindi devo continuare a lavorare l' impasto che invece deve essere elastico.


lunedì 19 ottobre 2015

Ricetta Flan (sformatino) di patate e porri con tartare di salmone,

Ingredienti
250 patate
80 g porro
20 g olio
20 g burro
750 g brodo vegetale
sale pepe qb
Per ogni mezzo litro di crema di patate ottenuta occorrono 180 g di albume, 50 g di parmigiano.






Fare un soffrittodi porri con il burro e l' olio e stufarli senza farli scurire troppo, tagliare le patate a dadini piccoli e aggiungerle al porro stufato. Far insaporire le patate, salare, pepare e aggiungere il brodo vegetale o l' acqua fino a coprirle abbondantemente. Cuocere le patate fino a che sono belle tenerepoi travasarle in una caraffa e frullarle, la crema ottenuta non deve essere troppo liquida altrimenti una volta addensata con l' albume avrà una consistenza budinosa non gradevole in bocca. Aggiungere gli albumi e il formaggio e frullare nuovamente. Il gioco è fatto imburrare bene gli stampini, mettere della carta assorbente sul fondo della pirofilache andrà in forno, questo serve attutira il calore del forno. Riempire gli stampini con la crema ottenuta fino al bordo perchè i flan non crescono anzi direi di più non devono crescere altrimenti si perde di qualità, se crescono vuol dire che la temperatura del forno è troppo alta e quindi bisogna abbassarla. Mettere l' acqua nella profila per il bagno maria e infornare a 130/140 ° per circa 30 minuti.

La struttura finale deve risulatre molto liscia come quella di una crema pasticcera.

E buon appetito 

lunedì 5 ottobre 2015

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